Riforma del terzo settore e corrispettivi specifici A.S.D.

Le A.S.D. (Associazione Sportiva Dilettantistica) non sono obbligate ad abbracciare la Riforma del Terzo Settore ed a iscriversi al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

Restandone fuori dalla riforma possono percepire comunque i benefici fiscali come descritto nella normativa vigente l. 398/1991 e alle altre leggi speciali di settore.

Ovviamente, il tutto deve avvenire nel rispetto di tutti i requisiti oggettivi, soggettivi, formali e sostanziali previsti, tra cui la presentazione, nei modi e tempi stabiliti, del modello EAS.

Nei loro confronti, infatti, nell’ ex art. 148, si parla di quote associative e corrispettivi specifici, mentre nell’ex l. 398/1991 dell’accesso al regime di favore.

Fonti normative:

art. 79, co. 5-bis, CTS (Dlgs. 117/2017) = le quote associative non hanno rilevanza fiscale sia per gli Enti del Terzo Settore (ETS) sia per gli entri che ne restano fuori dalla Riforma

art. 89, co. 4, CTS (Dlgs. 117/2017) = dispone l’abrogazione dell’art. 148, co. 3, TUIR e quindi della “decommercializzazione” speciale dei corrispettivi specifici solo nei confronti di associazioni culturali, di formazione extrascolastica della persona e di promozione sociale

art. 102, co. 2, lett. e), f), g), CTS (Dlgs. 117/2017) = dispone l’abrogazione del regime ex legge 398/1991 con esclusione del comparto sportivo dilettantistico.

Quali sono i requisiti della tua A.S.D.?