Enti Terzo settore: quali sono e cosa fanno
Iniziamo con il darvi una delucidazione sulla terminologia. Perché si chiama “Terzo”? Terzo perché ne fanno parte gli enti che operano principalmente con finalità civiche o utilità sociale, e non per scopo di lucro. Lo Stato e la pubblica amministrazione fanno parte del primo settore, mentre il mercato e le imprese del secondo settore.
La definizione di terzo settore può essere rintracciata nella legge delega 106/2016 (articolo 1, comma 1):
“Per Terzo settore si intende il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e che, in attuazione del principio di sussidiarietà e in coerenza con i rispettivi statuti o atti costitutivi, promuovono e realizzano attività di interesse generale mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi.”
Chi può essere considerato ente del terzo settore? Secondo quanto stabilito dall’articolo 4 del Decreto legislativo numero 177/2017, sono no profit:
- Le organizzazioni di volontariato;
- Le associazioni di promozione sociale;
- Gli enti filantropici;
- Le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
Cosa è successo con il passare degli anni? La denominazione ONLUS è stata eliminata. Le organizzazioni che ne facevano parte, dopo aver adeguato lo statuto, entrano a far parte del Terzo Settore o sotto forma di organizzazione di volontariato; o di associazione di promozione sociale (APS) oppure altro ente tra quelli previsti dall’articolo 4 del dlgs 117/2017.
Tu di cosa ti occupi? Rientri nel terzo settore oppure no? Vuoi iniziare a far parte di questo mondo?