Libro dei Verbali

Iniziamo col dire che non dobbiamo confondere la parola verbale che utilizziamo in altri contesti, come ad esempio qui verbale non indica una multa.

Infatti, il Libro dei Verbali ì dei verbali è un testo fondamentale ed obbligatorio del quale spesso gli enti non profit sottovalutano l’importanza. Inoltre è l’Associazione stessa che è tenuta a compilare e conservare.

Che cosa ci sarà scritto in questo libro? In esso sono contenuti i resoconti di tutte le assemblee soci e di direttivo convocate ed effettuate dall’Associazione.

Spesso il libro dei verbali viene visto come un’osservanza unicamente formale che toglie tempo prezioso allo svolgere delle attività. Per alcuni invece viene visto come un documento complicato che non si sa da che parte cominciare a scrivere.

In realtà, se ben tenuto e aggiornato, puoi utilizzarlo per difenderti in caso di controlli fiscali o civilistici. Ti sembra poco?

Cosa contiene quindi un verbale? Il Segretario dell’Assemblea si occupa di stendere il verbale e semplicemente riporta i punti dell’ordine del giorno discussi durante l’assemblea, identico a quello che è stato mandato ai soci in fase di convocazione. I verbali possono essere scritti a mano o al computer, ricorda la cosa importante è che ci sia!

Quanto è scritto nello statuto deve essere rigorosamente rispettato? SEMPRE.

Di conseguenza, se lo statuto prevede che delle assemblee e delle riunioni del consiglio siano redatti verbali, la tua Associazione deve scriverli nel libro dei verbali e conservarli con cura.

Giusto per essere più chiaro! La tenuta dei libri sociali (tra i quali il libro dei verbali) è importante perché è da questi libri che si capisce se la tua associazione applica i principi di trasparenza, partecipazione, democraticità, uguaglianza dei diritti ed inoltre mette in pratica quanto previsto dalla normativa per usufruire delle agevolazioni fiscali.

Come avrai capito, i verbali delle assemblee devono essere redatti con criterio e devono anche essere conservati con metodo, perché rappresentano il racconto della vita democratica della tua associazione.

Ora ti do una piccola, brutta notizia…. non esiste un fax simile di verbale che possa andar bene per ogni associazione.

Lo so, i dubbi sorgono spesso, perché nessuno nasce imparato.

Se vuoi stare tranquillo e dormire sonni sereni puoi farli visionare a chi segue la tua associazione a 360 gradi.

Se stai valutando di affidarti a NGS Group per la gestione dell’associazione, sappi che controlliamo ovviamente anche questi documenti.

Infatti, oltre ad avere una consulenza da utilizzare nel corso dell’anno, puoi farci quesiti illimitati via mail e mandarci da controllare ogni documento riguardante l’associazione per un parere.

ASSOCIAZIONI CULTURALI

Perché oggi parliamo di Associazioni Culturali? Dobbiamo distinguerle dalle altre tipologie di associazioni. Quindi mettiti comodo, leggi questo articolo e sicuramente avrai idee più chiare.

Un’Associazione culturale è un’Associazione No Profit che non ha precise normative di riferimento ed utilizza i fondi per scopi culturali, di insegnamento o educativi. Mi spiego meglio: queste Associazioni sono diverse dalle Organizzazioni di Volontariato, dalle Associazioni di Promozione Sociale, dalle Onlus o dalle Associazioni Sportive Dilettantistiche ma si rifanno alle norme del Codice Civile e della legge fiscale (Tuir) relative agli Enti Non Commerciali.

Figurati, oggi sono diventate di “tendenza”, però è importante che rispetti un requisito molto importante presente nel DPCM del 21 Marzo 2016: all’art. 1 comma 1 lettera “ abbiano, secondo il rispettivo atto costitutivo o statuto, la finalità di svolgere e/o promuovere attività culturali.”

E si, ogni Associazione per essere classificata deve rispettate le normative ad esse riservate!

Quali sono le ”attività culturali” ti starai chiedendo….

Non esistono in questo ambito definizioni univoche ed universalmente riconosciute… Forse nei prossimi anni sarà tutto delineato, più chiaro ed esaustivo. Noi gestiamo DIVERSE Associazioni e quindi dalla nostra esperienza riteniamo che sono attività culturali le attività che riguardano la creazione, produzione, distribuzione, promozione, conservazione, istruzione, tutela, ricerca, regolazione, conservazione, valorizzazione e molte altre come:

  • Monumenti storici, Musei, Siti archeologici, Archivi, Biblioteche, etc.
  • Parchi Naturali, Aree protette, etc
  • Tradizioni religiose, Enogastronomia, etc
  • Architettura, Fotografia, Pittura, Scultura, etc.
  • Danza, teatro musicale, teatro, etc.
  • Musica, Bande, etc.
  • Linguistica, Letteratura, etc.

Cosa dirti ancora… Le Associazioni Culturali possono organizzare corsi e/o scuole culturali (teatro, lingue, danza classica, yoga, musica etc…) e grazie al Regime Fiscale Agevolato per il No Profit, l’Associazione Culturale potrà chiedere delle QUOTE o CONTRIBUTI ECONOMICI ai propri associati per frequentare tali attività o altre simili (stage, viaggi di istruzione, etc). L’Associazione Culturale, inoltre, può svolgere anche attività commerciale aprendo Partita Iva ed aderendo al Regime Fiscale Agevolato della Legge 398/1991.

Nelle Associazioni No Profit è comunque possibile retribuire soci e non soci che collaborano per l’Associazione Culturale (ad esempio insegnanti, segretari amministrativi etc).

A questo punto penso tu ti sia schiarito le idee su quali siano le caratteristiche ed i punti di forza delle associazioni culturali. Ora puoi marciare e creare la tua Associazione Culturale. Scopri come fare…

I problemi che accomunano le Associazioni

Molte Associazioni sono paragonabili ad un’azienda ed ancora oggi numerosi Legali Rappresentanti non hanno chiaro questo concetto.

Non bisogna dimenticare che avere un’Associazione implica una corretta gestione e che vi si rispetti le normative fiscali del territorio relative ad essa.

Di cosa hai bisogno quindi? Innanzitutto conoscere i concetti base e quello che vorresti fare tu con la tua Associazione. Da qui capirai che a seconda dell’attività che svolgerai nella tua Associazione, quindi della sua natura avrai una denominazione: ASD, APS….

Inoltre devi sapere come gestirla ed avere tutti i documenti in regola. Semplice vero?

Da qui iniziano le altre domande? Come faccio a gestire la mia Associazione se non ho abbastanza soldi?

Molti Legali Rappresentanti (Presidenti) purtroppo non fanno altro che dire: “Non ci sto dentro con i costi”, “Non posso alzare i prezzi altrimenti vanno da quell’altro” ….

I soldi in associazione sono importanti e sono quelli che ti permettono di acquistare attrezzature, poter dare un giusto contributo ai tecnici, retribuire l’associato che si occupa della gestione fiscale ed amministrativa.

Ma senza soldi, tutto questo non puoi farlo!

Difficilmente sentirai lamentare di tutto ciò di una grande Associazione, ma in realtà è un argomento che coinvolge anche loro. Ricorda più grande è l’Associazione, più soldi ci vogliono per gestirla.

In queste grandi Associazioni il problema non è tanto che non girino soldi, anzi ne girano anche in gran quantità. Il problema è che a fronte di entrate alte, rispettivamente anche le spese sono alte e spesso i soldi vengono “gestiti” e “spesi” su cose sbagliate perché si è sempre fatto così.

Ci sono Associazioni che lavorano in perdita o in quasi pareggio, non riuscendo così ad avere fondi per investimenti successivi o poter addirittura pagare una bolletta nel caso in cui non vi sono stati ingressi nel mese successivo.

Per evitare tutto questo occorre semplicemente una logica imprenditoriale. Si il Legale Rappresentante deve essere un imprenditore no profit.

Ancora oggi si pensa al no profit come beneficienza e volontariato ma così non è. Molte persone vivono grazie alle associazioni.

Le associazioni in Italia ormai sono una realtà importante e senza di esse le persone che ne fanno parte non potrebbero sopravvivere.

Quindi, il Legale Rappresentante deve possedere strategia e mettere in moto tutte le azioni che permettono di raggiungere il suo obiettivo.

Ancora non hai capito? Devi essere un Leader. Chiedere aiuto non è umiliante, anzi a te serve qualcuno che possa darti un supporto e ti aiuti a riflettere sugli aspetti gestionali e organizzativi della tua associazione, ma che contemporaneamente conosca bene i limiti (ma anche le opportunità) riservate al no profit, sia per evitare che tu faccia errori sia per farti approfittare di un vantaggio fiscale che magari neanche sapevi esistesse.

In definitiva: tu sai come gestire al meglio la tua Associazione? Sai come lasciare in cassa dei soldi?